Purtroppo, nel settembre 2020 il Covid 19 è ancora l’argomento del giorno per le sue implicazioni sanitarie, psicologiche, economiche e sociali in tutti i paesi del mondo.
E il Paraguay non fa eccezione: come è ormai noto a tutti, alcuni Stati dell’America Latina come Brasile in primis, Colombia, Argentina e Perù sono stati duramente colpiti da questa pandemia, che ha messo in ginocchio il sistema sanitario nazionale e ha avuto danni incalcolabili per l’economia di questi Paesi.
Tuttavia, il Paraguay rispetto ad altri Stati ha avuto e ha una situazione decisamente più favorevole e meno preoccupante.
Come mai? I motivi possono essere diversi, ma quello che è subito balzato all’occhio è stata la risposta pronta e motivata della popolazione alle inevitabili misure di sicurezza prese all’inizio della pandemia per arginare i contagi e limitare i ricoveri sia nei reparti ospedalieri che in terapia intensiva. Quarantena, chiusura delle frontiere e limitazione degli spostamenti all’interno del Paese si sono rivelati necessari, nella scorsa primavera, per evitare la diffusione del contagio, considerando anche il fatto che Brasile e Argentina confinano con il Paraguay e risultano essere due Stati dove il Covid pare essere fuori controllo.
Il Paraguay desidera con tutte le sue forze uscire da questa situazione il prima possibile, poiché è consapevole della ricchezza a tutti i livelli che gli stranieri americani e europei apportano alla vita e all’economia di questo piccolo e industrioso paese del Sud America e desidera al più presto poterli accogliere nuovamente entro i propri confini.
A questo proposito, il Governo è stato molto puntuale e severo nell’indicare le misure di prevenzione, come l’utilizzo della mascherina, la distanza sociale e il frequente lavaggio delle mani, consapevole che tenendo questi comportamenti la popolazione locale e gli stranieri residenti avrebbero potuto superare e vincere il contagio e tornare a vivere una vita normale.
Il virus è tenace e sembra che nelle ultime settimane sia tornato a colpire con maggiore virulenza, anche se si è ben lontani dal raggiungere i numeri degli altri paesi del continente.
Per combattere e vincere questa battaglia, il Governo paraguayano ha messo in atto una cospicua serie di misure atte a contenere questo insidioso virus. Attualmente il Ministero della salute obbliga l’utilizzo di mascherine in tutti i luoghi chiusi come negozi, uffici, supermarket e su tutti i mezzi pubblici.
Gradualmente, si sono riaperti i voli internazionali per cittadini e residenti e da ottobre anche per turisti. Tuttavia, il Dipartimento di Immigrazione ha temporaneamente esteso il periodo di permanenza legale nel Paese per turisti o residenti temporanei in possesso di visto scaduto il 13 marzo, giorno di inizio ufficiale della pandemia.
Queste prevenzioni, come si è visto, hanno avuto effetto: stanno diminuendo le persone contagiate e sono previste nelle prossime settimane ulteriori alleggerimenti delle misure adottate.
AIUTI E SOLIDARIETÀ
Il Covid 19 ci ha fatto capire che il virus non guarda in faccia nessuno e tutti dobbiamo essere uniti e solidali per combatterlo e vincerlo.
A questo proposito, la solidarietà è fondamentale non solo tra le popolazioni dei singoli Paesi, ma anche tra Paese e Paese ed è molto bello segnalare un atto di generosità del Giappone verso il Paraguay.
In agosto il paese sudamericano ha, infatti, ricevuto dal Giappone 11 milioni di dollari: in parte sono stati prestati e in parte costituiscono una donazione per aiutare il Paraguay a risollevarsi dalla pandemia e ritornare nel più breve tempo possibile alla normalità, accogliendo e ospitando i molti stranieri che ogni anno scelgono di spostare la loro residenza in questo Paese, così ricco di opportunità sia per i lavoratori che per i pensionati.
Il Ministro degli Esteri paraguayano e l’ambasciatore giapponese ad Asunción IshidaNaohiro hanno firmato per attuare questo piano di sviluppo economico e sociale, che ha consentito l’acquisto di numerose autoambulanze e apparecchiature radiologiche mobili.
Inoltre, al fine di migliorare le condizioni igienico sanitarie nelle zone periferiche di tutto il Paese, il Giappone ha offerto un altro contributo per ottimizzare la fornitura di acqua potabile e le fognature di tutto il Paese.
E non si può negare che l’applicazione puntuale delle misure anti covid, unite all’aiuto e alla solidarietà giapponese, siano di grande aiuto per contenere l’epidemia.
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