In questo tempo, contrassegnato purtroppo in maniera così marcata dal COVID 19, le restrizioni per coloro che non desiderano effettuare il vaccino sono all’ordine del giorno in tutti i paesi Europei.
Nell’ultimo articolo vi abbiamo mostrato cosa sta succedendo in Italia e tutte le restrizioni imposte da Green Pass e Super Green Pass, mentre in questo articolo facciamo un salto più a nord e vediamo come l’Austria e la Germania stanno combattendo la pandemia e come la situazione stia diventando sempre più difficile a causa delle numerose restrizioni, che la popolazione (non vaccinata) è costretta a subire.
In Austria, nonostante i casi di Covid 19 abbiano subito una lieve diminuzione, il Governo austriaco ha deciso di imporre nuove restrizioni, perché i ricoveri ospedalieri stanno aumentando velocemente. I cittadini austriaci devono esibire il Green Pass certificato di vaccinazione Covid, certificato di avvenuta guarigione da almeno 6 mesi oppure un test PCR negativo perché non sono più accettati test antigenici.
Diciamo di più: a causa dell’aumento delle ospedalizzazioni, l’Austria dal 22 novembre e fino al 13 dicembre è in lock-down. Le attività culturali, ricreative e recettive (alberghi, ristoranti etc) sono al momento chiuse e, quindi, tutti i viaggi turistici in Austria sono sospesi e, per poter essere ripresi, bisognerà attendere le nuove disposizioni del Governo, dopo il 13 dicembre.
In Austria i cittadini che per vari motivi non vogliono essere vaccinati sono esclusi da ogni attività sociale. Non hanno più la possibilità di frequentare amici, parenti e conoscenti in bar, ristoranti, cinema, teatri e l’unica attività che possono svolgere è il proprio lavoro, anche se molte aziende hanno adottato la modalità di lavoro in smart working.
Una vera e propria prigione e la situazione non accenna a migliorare, perché con la stagione fredda il virus circola più facilmente.
Non è tutto: verranno adottate misure durissime contro coloro che non desiderano vaccinarsi entro febbraio: si parla, infatti, di multe fino a 7200 euro.
La Germania vive una situazione ancora peggiore, poiché in questo paese i numeri dei contagi e dei decessi hanno assunto proporzioni allarmanti e il pugno di ferro contro le persone non vaccinate sarà ancora più drastico, perché per loro (e solo per loro) è previsto un lock-down.
Inoltre, l’obbligo vaccinale in Germania entro breve tempo diventerà realtà: è già pronto il disegno di legge, che secondo il Governo sarà votato dalla maggioranza dei parlamentari e, quindi, da febbraio in Germania molto probabilmente i cittadini avranno l’obbligo di vaccinarsi.
Dunque, se un cittadino austriaco o tedesco non vuole vaccinarsi si profilano per lui lunghissimi periodi veramente difficili, perché le restrizioni e le rinunce per le persone non vaccinate non termineranno tanto facilmente anzi, probabilmente aumenteranno ancora.
Per chi non è vaccinato la vita cambierà drasticamente e sarà fatta solo di rinunce.
Cosa fare allora?
Living in Paraguay ha ascoltato molti suoi clienti in questa situazione e molti di loro si sono già trasferiti in Paraguay, o hanno intenzione di farlo a breve.
Infatti, il governo del Paraguay non impone il vaccino a nessuno, si limita a consigliarlo.
Queste persone non hanno più intenzione di vivere imprigionati nel proprio paese e hanno deciso di dare una svolta alla loro vita. Intendono richiedere, con l’aiuto di LIP, la residenza permanente in Paraguay e la carta di identità elettronica paraguayana e trascorrere in questo meraviglioso paese dal clima splendido e dalla popolazione veramente ospitale la loro vita lavorativa o godersi qui la meritata pensione (esentasse).
Il Paraguay offre a professionisti che intendono continuare la loro attività in Paraguay e giovani laureati che intendono aprire una start up la possibilità di pagare solamente il 10% di IVA e di utilizzare il proprio certificato di laurea o di diploma senza bisogno di una validazione in loco e, come abbiamo accennato prima, i pensionati possono godere la loro pensione intera senza pagare tasse esorbitanti come succede in quasi tutti i paesi Europei o Nord Americani.
Un’occasione unica, che molti nostri clienti hanno deciso di cogliere al volo per non subire più impossibili restrizioni a causa del Covid.
Vi ricordiamo, inoltre, che Living in Paraguay è l’unica società europea certificata, che si occupa dell’ottenimento della residenza permanente in Paraguay. È registrata in Estonia, la nazione più digitalizzatad’Europa e tutti i suoi contratti sono garantiti e certificati dall’Unione Europea.
Con Living in Paraguay è anche possibile firmare i contratti ed effettuare consulenze online.
Gli esperti consulenti di Living in Paraguay vi affiancheranno passo dopo passo e saranno al vostro fianco per aiutarvi a sbrigare tutte le praticheche un cambio di residenza impone. Vi accompagneranno, inoltre, in un viaggio esplorativo in Paraguay, in modo che concretamente possiate vedere da vicino come si svolgerà la vostra nuova vita.
Il Paraguay può offrirvi davvero molto: i professionisti pagano l’IVA al 10% e possono utilizzare il proprio titolo di studio senza necessità di una validazione in loco, mentre i pensionati possono godere della propria pensione esentasse!
Le bellezze naturali di questo Paese, il clima temperato durante tutto l’anno, la cordialità e l’ospitalità dei suoi abitanti vi stupiranno profondamente e vi faranno un’ottima impressione!
Se desiderate altre informazioni, potete contattarci e saremo lieti di rispondere a tutte le vostre domande. Il nostro indirizzo è il seguente: info@livinginparaguay.com